Nel mese di luglio, Naga, ASGI e Avvocati per Niente
hanno presentato l’ennesimo ricorso contro l’INPS per ottenere la corretta
applicazione delle pronunce della Corte Costituzionale in merito alla
concessione delle prestazioni di invalidità per i cittadini stranieri.
Con una recente
circolare l’INPS finalmente rispetta le pronunce della Corte Costituzionale.
Di seguito il comunicato di ASGI.
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Accesso degli stranieri alle prestazioni di disabilità : l’INPS finalmente rispetta le pronunce della Corte Costituzionale
Messaggio INPS n. 13983 del 4 settembre 2013.
Il
testo del messaggio n. 13983/13 dell’INPS – Direzione centrale
Assistenza e Invalidità Civile – Pensioni dd. 04.09.2013 (49.2 KB)
Le prestazioni di welfare previste in favore delle persone con disabilità dalla legislazione nazionale quali
l’indennità di accompagnamento, la pensione di inabilità, l’assegno
mensile di invalidità e l’indennità mensile di frequenza, devono essere
concesse “a tutti gli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se
privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo, alla sola condizione
che siano titolari del permesso di soggiorno di almeno un anno di cui
all’art. 41 TU immigrazione”
Con
una circolare diramata a tutti gli uffici periferici dalla Direzione
Centrale Assistenza e Invalidità Civile- Pensioni, l’INPS finalmente
riconosce e applica, con notevole ritardo, le diverse sentenze della Corte Costituzionale, che avevano dichiarato l’illegittimità costituzionale del requisito del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti, introdotto dall’art. 80 c. 19 della legge n. 388/2000.
La circolare ricorda anche l’avvenuto aggiornamento del sito
web dell’INPS, nella sezione concernente le informazioni sulle
prestazioni a favore degli invalidi civili, con l’indicazione che queste
spettano ai cittadini stranieri extracomunitari alla sola condizione
del soggiorno legale nel territorio dello Stato.
La
circolare precisa che le pronunce della Corte Costituzionale debbono
trovare applicazione a tutte quelle situazioni che non si siano ancora
definite con sentenze passate in giudicato, per cui gli immigrati che si
siano visti rigettare dall’INPS le proprie istanze per mancanza del
requisito del permesso di soggiorno CE per lungo soggiornanti, potranno presentare apposite domande di riesame e che queste verranno accolte, nei limite del termine di prescrizione decennale.
L’ASGI ricorda che tali adempimenti dell’INPS giungono anche a seguito dell’ ordinanza del Tribunale di Pavia del 12 luglio scorso. Mediante tale ordinanza, infatti, il Giudice del lavoro aveva accertato
il carattere discriminatorio del comportamento posto in essere
dall’INPS nel continuare a non dare effettiva attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale n. 329/2011, ed ordinava all’INPS di modificare la propria pagina internet, precisando come l’indennità
di frequenza per minori disabili spetti a tutti gli stranieri
regolarmente soggiornanti, anche se privi del permesso di soggiorno CE
per lungo soggiornanti e alla sola condizione del possesso del permesso
di soggiorno della validità di almeno un anno di cui all’art. 41 del TU
immigrazione.
Sul
punto, vista l’inerzia dell’INPS, ASGI, APN e NAGA avevano promosso un
ulteriore ricorso avanti il Tribunale di Milano per ottenere il medesimo
ordine con riferimento a tutti gli altri istituti di invalidità.
Successivamente alla notifica di questo ulteriore ricorso (per il quale è fissata udienza al 17.9.13) l’INPS ha modificato il proprio sito web ed emanato la circolare.
Un
gruppo di Senatori appartenenti ai gruppi di PD, Scelta Civica, M5S e
SEL, guidati dalla senatrice Puppato (PD), avevano presentato nella
seduta del 24 luglio scorso, un‘interrogazione urgente
ai Ministri per l’Integrazione, Kyenge, e del Lavoro e delle Politiche
Sociali, Giovannini, chiedendo che venisse a cessare la grave pratica
discriminatoria in materia di accesso alle prestazioni assistenziali che
continuava ad essere praticata dall’Inps nei confronti dei cittadini
stranieri invalidi o portatori di handicap.
L’ASGI segnala, tuttavia, che nel sito web dell’INPS non sarebbe ancora stata opportunamente modificata
la parte relativa all’accesso alle prestazioni d’invalidità nella
sezione dedicata propriamente ai “Lavoratori stranieri”, ove chiaramente
i migranti e gli operatori sono portati a rivolgersi per ottenere
informazioni utili sui loro diritti.
“Restiamo in attesa di queste ulteriori modifiche ma siamo soddisfatti dell’invio del messaggio dell’INPS. Ora, pero’, e’necessario uniformare e diffondere una corretta informazione attraverso tutti i mezzi possibili “- dichiara l’avv. Guariso dell’ASGI – “per
un piena ed effettiva attuazione della giurisprudenza costituzionale di
tutte le prestazioni di assistenza sociale che costituiscono diritti
soggettivi ai sensi della legislazione vigente“.