Nonostante sia dannoso, inutile, disfunzionale,
diseconomico, un buco nero dove vengono ogni giorno violati i diritti dei
cittadini stranieri reclusi, riapre il Centro di Identificazione ed Espulsione
(CIE) di Milano in Via Corelli.
O meglio, il
fatto che sia dannoso, inutile, disfunzionale, diseconomico, un buco nero dove
vengono ogni giorno violati i diritti dei cittadini stranieri reclusi, non ha
nessuna rilevanza perché l’obiettivo del centro non è né l’identificazione, né
l’espulsione né tantomeno l’accoglienza, ma il controllo.
Nella stessa logica è
prevista anche l’apertura del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo
(CARA) entro la fine dell’anno.
“Con la riapertura del CIE e del CARA di
Milano riapre, in grande stile, la stagione del controllo, l’unica risposta
che, da sempre, la politica riesce a dare al fenomeno migratorio.” Dichiara Luca Cusani,
presidente del Naga. “Dato che la
ristrutturazione è avvenuta a seguito di una distruzione da parte dei detenuti
e visto che le ribellioni interne sono state l’unica vera forma di contrasto ai
CIE, immaginiamo che la nuova versione del CIE conterrà strumenti e dispositivi
che tenteranno di neutralizzare ogni forma di rivolta attraverso meccanismi di
sottomissione e costrizione” prosegue il presidente del Naga. “Nel vuoto abissale della politica è
evidente, una volta di più, che l’ordine pubblico e le carceri rimangono i soli
strumenti per non- affrontare l’immigrazione: un fenomeno della realtà e
non un’emergenza da dover controllare!” conclude Luca Cusani.
Il Naga
si augura che con la riapertura del CIE di via Corelli si riaprirà non solo la
stagione del controllo, ma anche quella delle risposte forti da parte della
città che, ci auguriamo anche con la voce del suo sindaco, ripudia ogni forma
di discriminazione, reclusione e razzismo.
Info: Naga Cell 3491603305 – www.naga.it – naga@naga.it