Arresti, mazzette, abusi, cifre gonfiate… Sono questi i risultati di anni di approccio contemporaneamente emergenziale e casuale del fenomeno migratorio.
A Roma tangenti per la gestione dei campi Rom, al C.A.R.A. di Mineo pagamenti sovrabbondanti dell’ente gestore a fronte della dilatazione dei numeri dei profughi accolti.
“L’immigrazione è, con ogni evidenza, diventata un’occasione di business, nel migliore dei casi, di speculazione, nel peggiore. Quella dimensione grigia che sta a cavallo tra la sicurezza e l’accoglienza si presta perfettamente a essere utilizzata come macchina da soldi, più o meno lecita; d’altro canto, non saranno certo i migranti o i rom a potersi lamentare ‘con tutto il bene che gli vien fatto'”, afferma Pietro Massarotto, presidente del Naga.
“Invece di realizzare leggi che permettano l’ingresso regolare per i migranti, di permettere una regolarizzazione continua sul territorio e di praticare politiche di reale accoglienza, si è scelto e si continua a scegliere di fare interventi emergenziali, concedendo la gestione delle attività a soggetti spesso discutibili con appalti al massimo ribasso senza pressoché nessuna verifica e nessun controllo. Viene da pensare che la politica dei respingimenti, del mancato accesso alla procedura di asilo, degli hotspot e, in due parole, della continua costruzione di irregolarità sia funzionale al mantenimento di una massa di soggetti in condizioni di inferiorità e di facile sfruttamento. Gli effetti sulle vite di chi migra risultano gravissimi, mentre l’impatto sul fenomeno ha segno solo negativo” conclude il presidente del Naga.
Il Naga continuerà ad operare in modo trasparente e ad offrire accoglienza a chi si rivolgerà ai nostri servizi.
Info: 349 1603305 – naga@naga.it