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Un anno senza Italo

“Io sono quell’altro che ha attraversato un paese su una passerella sospesa tra due sogni”, così ha scritto Tahar Ben Jelloun.
Un altro autore migrante, racconta di come la parola “bisogno” gli avesse sempre dato l’idea di un sogno due volte, un bi-sogno.

Italo è stato per molti una passerella tra un bisogno, di chi è senza diritti, e il sogno, che i diritti o sono di tutti o sono privilegi.
Dopo un anno, di nuovo ciao, Italo.

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