In questi mesi abbiamo sentito ripetere all’infinito da alcune forze politiche che i cosiddetti profughi altro non sono che giovani uomini “soltanto” in cerca di un futuro migliore. Come se questa non fosse una legittima aspirazione. Ci illudevamo così che le donne e i bambini fossero ancora immuni da questo tipo di retorica. E invece i fatti di Goro ci dicono che nemmeno per loro è prevista una qualsiasi forma di solidarietà e accoglienza. Questa vicenda così triste ha almeno questo merito: non c’è più nessun velo da togliere, nessun dubbio da coltivare. Lo straniero è un problema per definizione e come tale va evitato e, nel caso, rimosso. Ci viene allora in mente quella frase ripetuta in tanti disaster movie e anche in tanti disastri reali “Prima le donne e i bambini!”. Da oggi diremo più semplicemente “Via anche le donne e i bambini”, così, per non far torto a nessuno.