Una settimana da dimenticare:
– stupri veri
– stupri minacciati alle donne a cui viene assegnata una casa popolare
– castrazione chimica
– case editrici impresentabili che al salone del libro presentano il libro del ministro degli interni
– striscioni di protesta rimossi dai balconi
– discorsi da inquietanti balconi
– telefoni sequestrati per un selfie beffardo
– in mezzo al mare si continua a morire.
Noi continuiamo a praticare l’accoglienza e a farci contaminare dalla storie che incontriamo come risposta politica radicale a uno scenario di questo tipo dove sembra smarrita l’idea che il mondo sia uno spazio da condividere e non un terreno di conquista.
#siamounportosicuro