#noiincontriamopersone tutti i giorni e provenienti da tutto il mondo. La testimonianza di un volontario.
Non c’è che dire è proprio vero che al Naga si incontrano persone di tutti i generi, provenienti da tutto il mondo e con le esigenze più disparate.
Questo pomeriggio, ad esempio, ci sono andato per recuperare uno zaino dimenticato ieri sera. Appena entrato mi informo di un cittadino somalo che speravo fosse arrivato.
Me lo avevano segnalato in arrivo con un treno proveniente dalla Sicilia. Di lui sapevo che aveva
problemi ai piedi e non ero certo che fosse riuscito a raggiungere la nostra sede. Lo trovo lì perché, in giro per la città, ha incontrato due connazionali sconosciuti che hanno deciso di accompagnarvelo.
Inizialmente, li uso come interpreti per riuscire a comunicare con lui. Poi, quando si è riposato un minimo, riacquista la sua capacità di parlare in inglese. Lo assicuro che sarà visitato da una dottoressa.
Lei, non appena lo vede, decide di chiamare il 118 per inviarlo a un pronto soccorso: le sue infezioni ai piedi sono serie.
I due connazionali, avendo capito che lo stavamo seguendo, salutano perché devono attraversare la città. Non per questo l’uomo rimane privo di interpreti. Infatti, quando dobbiamo dare le sue generalità agli infermieri dell’ambulanza, due utenti, cittadini egiziani, ci danno una
mano a stabilire qual è il suo nome e quale il cognome.Lui parla la sua lingua e loro l’arabo, abbastanza simile per permettere la comunicazione.
Faccio ancora in tempo, aspettando che i due infermieri
mi dicano in quale ospedale lo porteranno, a capire chi sono primi due utenti in lista d’attesa per lo sportello legale dell’associazione: cittadini statunitensi di origine cubana che hanno ricevuto un foglio di convocazione nell’ufficio immigrazione della Questura di Milano e vogliono capire di che si tratta.
I due signori egiziani appena entrati,
invece, vogliono sapere se esiste una scuola di tedesco gratuita a Milano.
Dopo una mezz’ora abbondante, lascio la sede per affrontare il nubifragio che martella incessante la metropoli.