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RIFORMA SANITARIA LOMBARDA

RIFORMA SANITARIA LOMBARDA
Le richieste del Naga

La Regione Lombardia sta elaborando un progetto di legge per riformare il Sistema Sociosanitario Lombardo.

Come Naga abbiamo apprezzato l’obiettivo, soprattutto dopo che la pandemia ha dimostrato e dimostra, ogni giorno, quanto sia cruciale un servizio sanitario pubblico che sia efficiente ed inclusivo, su scala nazionale e regionale. 

Riteniamo che una riforma non possa prescindere dall’estensione del diritto alle cure anche a coloro che ne sono rimasti esclusi per troppo tempo. Estensione assente nell’impianto generale della riforma.                                  

Le questioni aperte sono molte e cruciali, come Naga abbiamo deciso di concentraci, in primis, sull’accesso alle cure per i cittadini stranieri. Al fine di valutare il progetto di legge abbiamo proceduto con un metodo semplice ma efficace: abbiamo fatto una verifica sul testo della Regione e le parole ‘stranieri’, ‘immigrati’ ‘irregolari’ non comparivano mai.” Afferma la presidente del Naga, Sabina Alasia “Ci è sembrato così inevitabile impegnarci per tentare di provocare dei cambiamenti e affinché la lacuna venga colmata. Ecco, di seguito, le nostre richieste, che abbiamo inviato come proposte emendative e che abbiamo discusso oggi in Commissione Sanità.” Conclude Alasia. 

Approccio one health: chiediamo che si adotti un approccio one health finalizzato ad assicurare globalmente la protezione e la promozione della salute, tenendo conto della stretta relazione tra la salute umana, la salute degli animali e l’ambiente, senza discriminazione di sorta, neanche riguardo allo stato amministrativo della persona.

Priorità del pubblico: chiediamo che sia data priorità alle strutture pubbliche in termini di risorse e gestione nel percorso di diagnosi, cura, presa in carico e riabilitazione. 

Presa in carico: chiediamo che la Regione garantisca l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e di eventuali livelli aggiuntivi a tutte le persone presenti sul territorio.

Medico e pediatra di base: chiediamo che sia garantita l’attribuzione del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta ai cittadini irregolari di Paesi Terzi e ai cittadini di Paesi dell’Unione Europea diversi dall’Italia senza copertura sanitaria.

Foto M. Di Nonno Ambulatorio Naga

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