Il Naga porta aiuti in Moldova
I volontari e le volontarie del Naga partono oggi per la Moldova per portare aiuti e mettersi a disposizione delle persone che incontreranno.
“Dal 1987 accogliamo cittadine e cittadini stranieri presso i nostri servizi dove offriamo cure, assistenza e accoglienza. Con le nostre unità mobili usciamo su strada nella città di Milano per portare aiuto a chi quei servizi, per svariati motivi, non riesce a raggiungerli. Con lo scoppio della guerra in Ucraina abbiamo sentito l’urgenza di allargare il nostro raggio di azione e spingerci più lontano” afferma Anna Radice, presidente del Naga.
“Abbiamo intravisto la possibilità di poter intervenire e abbiamo deciso di farlo. Ciò è stato reso possibile dalla determinazione dei nostri volontari e delle nostre volontarie e all’indipendenza economica e di azione del Naga. Abbiamo scelto la Moldova perché è il Paese più povero dell’Europa e sta affrontando una grandissima crisi umanitaria. E’ infatti il Paese che sta accogliendo il maggior numero di persone in fuga: su una popolazione di neanche 2 milioni di abitanti, sono oltre 400.000 le persone arrivate dall’inizio della guerra. Inoltre abbiamo scelto di dirigere i nostri sforzi in Moldova anche perché proprio in Moldova si rifugia chi per condizioni materiali o per discriminazione non ha la possibilità di accedere direttamente a un paese dell’UE” prosegue la presidente.
“Siamo consapevoli che il nostro intervento coprirà solo una piccola parte dei bisogni e delle necessità, ma abbiamo ritenuto importante esserci per portare aiuti, per metterci a disposizione ma anche per continuare a far luce su ciò che sta succedendo a due passi da casa nostra. La nostra campagna di quest’anno dice che Non siamo neutrali, una volta di più abbiamo deciso di non esserlo” conclude Radice.
