“Ma state traslocando il Naga?
“La signora si ferma a guardarci allarmata mentre carichiamo sul furgone scatoloni su scatoloni; è una donna di mezza età, si direbbe di origini latinoamericane, e sta passeggiando con un uomo anziano, probabilmente il suo “badato”; ci fissa con aria interrogativa.
“No signora, non traslochiamo, sono materiali che portiamo in Moldova per i profughi della guerra.”
“Ah ma bravi! – risponde lei – io mi stavo preoccupando, meno male che il Naga non va via!”
“Non si preoccupi signora, il Naga rimane qui”
“Bene, bene, e grazie per tutto”, ci saluta lei, mentre l’anziano, come un bambino, già la tira per la mano perché si è stufato e vuole andare avanti.
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