Un tempo culla di sogni imperiali, più tardi più modestamente supermercato per titoli di studio a buon prezzo, l’Albania continua ad ossessionare le destre della Nazione Italica, diventando infine la costosissima inutile tappa di viaggi che dovrebbero diventare deportazioni di massa ma riescono solo a procurare figuracce planetarie, rivelando ciò che a qualunque persona di buon senso era già chiaro: respingimenti, deportazioni e campi di concentramento sono e rimangono illegali, quali che siano gli accordi firmati tra governi.
Noi però non dimentichiamo che le persone frettolosamente spedite in Albania e subito dopo rimandate al di qua dell’Adriatico non sono turisti in crociera, ma appunto persone, già provate dai lager libici e dalla pericolosa traversata del Mediterraneo, e ora costrette a subire questa nuova insensata crudeltà.
Ci stringiamo a loro nella speranza che la perversa macchina della propaganda di questo governo non s’immagini per loro nuovi ostacoli, che certamente supereranno: conosciamo bene la tenacia, la forza e la determinazione delle persone migranti, di cui anche noi godiamo un po’ di riflesso, accompagnandone ogni giorno le speranze come facciamo senza sosta dal 1987.