Il Consiglio Regionale della
Lombardia martedì ha respinto un ordine del giorno del Pd che impegnava la
giunta a “finanziare una campagna contro il razzismo”. L’iniziativa di
sensibilizzazione avrebbe dovuto prevedere spot e inserzioni a pagamento sui
media locali, affissioni di cartelloni sul territorio lombardo, l’istituzione
di un osservatorio regionale dedicato alla lotta al razzismo, un corso di
formazione anti-razzismo per gli amministratori pubblici.

Favorevoli solo Pd, Patto
civico e MoVimento5Stelle. Contrari i partiti di maggioranza (Pdl, Lega) e la
giunta che, sulle prime, sembrava orientata per il sì. “Essere contro il
razzismo e il rispetto delle regole sono i presupposti per l’azione politica”,
aveva esordito il presidente Maroni. Letto il testo dell’ordine del giorno, ha
ordinato la retromarcia. Contiene, e non poteva essere diversamente visto che
il Pirellone non sta su Marte, un riferimento ai continui attacchi alla
ministra Cecile Kyenge “provenienti da esponenti politici lombardi”. Il
pensiero corre a Calderoli, anche se il nome del vicepresidente del Senato non
viene fatto.

La Lega si è offesa e della campagna contro il razzismo non
sentiremo più parlare.

Del resto, non si può
pretendere che chi campa politicamente sul razzismo organizzi scuole di
antirazzismo e butti soldi dalla finestra magari proprio per i suoi, soggetti
irrecuperabili.

E non dimentichiamo che il governatore Maroni non ha ancora
trovato il tempo per applicare l’accordo Stato-Regioni sull’assistenza
sanitaria ai migranti.

Sarà
sempre impegno del Naga battersi contro il razzismo e per il pieno diritto alla
salute e alla cura per i cittadini stranieri.

Naga: 349.1603305 -02.58102599
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