“Il processo di affermazione del diritto alla cura anche del migrante, anche extracomunitario, anche irregolare, anche “clandestino”, ha trovato il suo impulso motore nelle associazioni di matrice laica e religiosa. La Caritas, con il suo peso politico a livello nazionale, e localmente le realtà più diverse, come il NAGA a Milano, hanno sempre esercitato pressioni organizzate per avere un decreto legge che prevedesse questo diritto.”
Un articolo molto interessante di The Submarine sulla storia dell’accesso alle cure per i cittadini stranieri in Italia e qualche ipotesi su che cosa potrebbe succedere in futuro…. Come Naga abbiamo solo una certezza: fino a quando ci sarà bisogno, ci saremo.