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EMENDAMENTI PER SALVARE LA SANATORIA

Pieno e incondizionato appoggio ai tre emendamenti proposti di recente dalla campagna ERO STRANIERO (Ero straniero – L’umanità che fa bene).Si tratta di un intervento che tenta di salvare quella sanatoria che, iniziata il 1° Giugno 2020, al tramonto del 2021 è ancora molto lontana dell’essersi conclusa. I clamorosi ritardi della Pubblica Amministrazione tengono ancora in ostaggio centinaia di migliaia di persone in tutta Italia, quasi 20.000 nella sola provincia di Milano, che sono ancora in attesa del rilascio di un permesso di soggiorno e, nel frattempo, si trovano impossibilitate a esercitare alcuni diritti fondamentali.
Il NAGA condivide nel merito le disposizioni contenute nei tre emendamenti e rappresenta altresì l’urgenza di una loro immediata approvazione.
Di seguito, le novità normative.
Dei tre emendamenti proposti, due recano la finalità di rendere più spedita la definizione delle procedure di regolarizzazione di cui all’emersione 2020.
Il terzo emendamento ha la finalità invece di porre fine al meccanismo delle sanatorie e dei decreti flussi, introducendo un percorso sempre accessibile per uscire dall’irregolarità e rientrare nell’economia legale, con benefici di entrate nuove e stabili per il bilancio dello Stato.
Il primo emendamento, introducendo una disposizione analoga a quella inserita a suo tempo nel corso della precedente sanatoria (quella del 2012), consente al cittadino straniero, che ha ricevuto il rigetto della domanda di emersione per motivi esclusivamente imputabili al datore di lavoro ovvero per la mancata presentazione della certificazione di idoneità alloggiativa, di ottenere comunque un permesso di soggiorno ossia un permesso di soggiorno per attesa occupazione.
Il secondo emendamento autorizza le risorse necessarie a prorogare, almeno per il 2022, i contratti degli interinali già assunti, per un importo pari a trenta milioni di euro, consentendo così di definire le pratiche giacenti presso le Prefetture e tamponare così le carenze di organico presenti presso tali uffici.
Il terzo emendamento introduce un meccanismo permanente di regolarizzazione su base individuale a fronte di un contratto di lavoro, totalmente sganciato da misure straordinarie (sanatorie) e da finestre temporali (decreti flussi).
Viene ripreso il meccanismo dell’emersione 2020, ovvero l’art. 103 del Decreto Rilancio, con i due canali di accesso alla regolarizzazione (Canale 1 e Canale 2), canali che però, differentemente dalla versione della sanatoria 2020, diventano permanenti e non più limitati a determinati settori. Requisiti per accedere alla regolarizzazione permanente su base individuale sono costituiti dal lavoro e dalla presenza sul territorio nazionale da almeno 180 giorni. Ogni persona assunta garantirebbe quindi delle entrate fisse nel tempo con il versamento stabile di contributi.

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