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FARÀ FREDDO PER TUTTI. PER NOI DI PIÙ

Una folla invisibile popola le strade e i giardini di Milano: sono le troppe persone senza casa, che si adattano a sopravvivere in sistemazioni di fortuna, resistendo al freddo, alla fatica di dover trascinare con sé tutto il poco che hanno, alla paura di essere aggredite, derubate, giudicate.Di loro si parla di solito solo quando infastidiscono le persone “per bene” con i loro lamenti, le loro richieste di qualche soldo per campare, o anche con la loro sola “indecorosa” presenza.Molte di queste persone le incontriamo quotidianamente nelle nostre attività: richiedenti asilo in attesa di accedere – se avranno fortuna – alle misure di accoglienza; famiglie rom continuamente allontanate e costrette a nascondersi; minori lasciati da soli sulla strada e rimbalzati tra i servizi del Comune e quelli del Ministero dell’Interno; persone con forti disagi psichici, di cui il Servizio Sanitario Nazionale stenta a farsi carico per assenza di servizi territoriali; migranti in transito da Milano, che hanno altrove i propri progetti di vita, per cui non esistono servizi pubblici di nessun tipo perché una normativa disumana non ne prevede l’esistenza; e infine, ma non ultime, moltissime persone perfettamente in regola con i documenti, schiacciate tra la necessità di stare a Milano, dove c’è lavoro, e l’impossibilità di trovare una sistemazione in questa città sempre più cara e respingente.Per questo ieri abbiamo partecipato al flashmob in Galleria e alla successiva conferenza stampa davanti al Municipio con la quale insieme ad altre associazioni di volontariato e collettivi abbiamo voluto gettare luce sulla condizioni di queste persone e richiamare alle loro responsabilità le istituzioni, a partire dal Comune di Milano.La manifestazione è stata molto partecipata e ha visto la presenza anche di persone che vivono sulla strada, che hanno portato la loro testimonianza diretta; non chiediamo cose impossibili ma una assunzione di responsabilità, dalla congruità e continuità dei servizi, perché la povertà non scompare in agosto o nelle vacanze di Natale, alla disponibilità di aiuti minimi come bagni e docce pubbliche, di cui questa città sente una grande mancanza.Noi non ci tireremo certo indietro e continueremo a fornire il nostro supporto sanitario, sociale e legale alle persone che incontriamo, ma non possiamo né intendiamo permettere alle istituzioni di scaricare sul volontariato le proprie responsabilità.Qui anche l’articolo che il Fatto Quotidiano ha dedicato alla manifestazione, con interviste e interventi: https://www.ilfattoquotidiano.it/…/milano-le…/6871626/

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