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Le forme del razzismo…

Il razzismo si manifesta in forme diversificate. Quello istituzionale si esprime attraverso dichiarazioni, gesti, atteggiamenti, decisioni, proposte. Un insieme politico e ideologico che va ad inserire nella società il razzismo come una delle forme delle relazioni, legittimandolo, sostenendolo e rafforzandolo.

Anche le norme sono impregnate dello spirito del tempo all’interno del quale sono prodotte e la proposta di eliminare la protezione speciale rientra nel paradigma razzista, discriminatorio e criminalizzante che stiamo vivendo.

Come Naga esprimiamo forte preoccupazione e se da un lato sentiamo forte l’esigenza di continuare a portare avanti le nostre pratiche e le nostre battaglie sentiamo anche forte l’esigenza di fare chiarezza premettendo che il nostro commento si riferisce a quanto già stabilito dal cosiddetto DL Cutro che è in via di conversione in legge.

Il quadro preoccupante che delineiamo potrebbe essere ulteriormente peggiorato.

✔️Che cos’è la protezione speciale?

La protezione speciale è una forma attenuata di protezione che si aggiunge allo status di rifugiato e alla protezione sussidiaria. Fu introdotta nel 2020 a seguito dell’abrogazione della protezione umanitaria disposta nel 2018 dai decreti sicurezza.

La protezione speciale si conforma alla normativa europea e poteva (e tuttora può) essere chiesta o direttamente al Questore ovvero concessa dalla Commissione Territoriale nell’ambito del procedimento asilo.

Il permesso per protezione speciale ha una durata di 2 anni ed è convertibile in permesso per lavoro (subordinato o autonomo). In alternativa alla conversione, può essere chiesto il rinnovo ma questo determina la riproposizione del procedimento, quindi o la nuova convocazione da parte della Commissione Territoriale o il nuovo esame della domanda da parte del Questore.Il permesso per protezione speciale era allineato su tre parametri: 1) no refoulement; 2) inclusione sociale; 3) motivi sanitari.A seguito del DL CUTRO, il secondo e il terzo parametro sono stati eliminati. Rimane solo il primo.

✔️Quali diritti garantisce?

Come tutti i permessi di soggiorno, garantisce una serie di diritti legittimamente a beneficio del detentore. Tra i diritti più rappresentativi, quello di essere assunto da un datore di lavoro e quindi l’espletamento dell’attività lavorativa, quello di esercitare una attività di impresa ovvero di lavoro autonomo, quello di chiedere l’iscrizione anagrafica (residenza) al Comune in cui si dimora, quello di chiedere la tessera sanitaria, quello di viaggiare all’interno dello spazio UE, quello di poterlo convertire in un permesso per lavoro (subordinato e/o autonomo), quello di permettere il rilascio di una carta di soggiorno (a condizione di una pregressa residenza anagrafica ininterrotta per 5 anni oltre al possesso degli altri requisiti previsti dalla norma), quello di permettere la richiesta di cittadinanza italiana (a condizione di una pregressa residenza anagrafica ininterrotta per 10 anni oltre al possesso degli altri requisiti previsti dalla norma), quello di svolgere un corso di studi, un corso di formazione professionale, quello di poter stipulare un regolare contratto di locazione, quello di aprire un regolare conto corrente bancario o postale, e via dicendo.

✔️Che cosa significa eliminarla?

Quali saranno le conseguenze?Le conseguenze saranno politiche e pratiche.

Politicamente significa affermare ancora una volta un concetto semplice nella sua ferocia: l’immigrazione deve essere resa impossibile. La permanenza in Italia un incubo.

Ma ovviamente tutto ciò non succederà: l’immigrazione è un fenomeno della storia.

Le conseguenze però pratiche ci saranno eccome. Considerando anche che entrare in Italia legalmente è fondamentalmente impossibile e che non sono previsti meccanismo di regolarizzazione sul territorio, l’eliminazione del parametro 2) della protezione speciale di fatto significa non permettere a tantissime persone che hanno instaurato legami sociali, familiari, consolidati nel tempo, di rimanere regolarmente in Italia e questo è un effetto disumano e drammatico. Eliminare la protezione speciale, seppur con riferimento a 2 parametri su 3, significa altresì produrre un esercito di irregolari che andranno ad alimentare il mercato del lavoro nero e dello sfruttamento o della criminalità. Peraltro, confinare nella irregolarità una massa di persone regolari fino a ieri, significa anche rinunciare a un considerevole gettito fiscale e previdenziale.

#noncambiamorottanaga

Foto di Brett Sayles

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