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La soluzione ce l’abbiamo

Ieri, 17 luglio 2023, a Tunisi è stato firmato il Memorandum d’intesa tra Unione Europea e Tunisia.

L’ennesimo accordo finalizzato a esternalizzare le frontiere europee per tentare di contenere il fenomeno migratorio fuori dal territorio dell’Unione.Una firma siglata in un periodo nel quale le cronache provenienti dal paese maghrebino riferiscono di continui atti di violenza e aggressioni nei confronti dei migranti subsahariani che ci vivono. Episodi a cui si aggiungono le espulsioni collettive realizzate dalle forze di polizia accompagnando le persone al confine libico e abbandonandole nel deserto.

Nonostante questa situazione l’agenda politica delle istituzioni europee, ignorando la totale mancanza di un minimo standard di rispetto dei diritti umani, non si scosta dal progetto irrealizzabile di blindare la Fortezza Europa senza neppure sprecarsi troppo nella ricerca di una retorica che possa servire da foglia di fico per giustificare l’ennesimo patto con un autocrate. Bastano poche frasi sulla lotta ai trafficanti di esseri umani per presentarsi sorridenti alla cerimonia della firma.

Nel frattempo, e nonostante le strabilianti parole del Ministro Piantedosi sul blocco navale che si sta realizzando insieme alla Tunisia, il braccio di mare che separa Sfax da Lampedusa viene attraversato da decine di migliaia di persone che non hanno altra opportunità per lasciare il Paese. Al solito, l’unica preoccupazione è cercare di bloccare i flussi migratori definiti irregolari senza provvedere a creare dei canali alternativi.Questo approccio al fenomeno è la principale causa del traffico di esseri umani che esiste solo perché alle persone che legittimamente decidono di partire per i motivi, i desideri e le necessità più svariate non viene data alcuna altra possibilità.

Da parte nostra la soluzione ce l’abbiamo. Permettere che a tutti, indipendentemente da provenienza o nazionalità, sia concesso ciò che noi pratichiamo in virtù del privilegio di cui godiamo grazie ai nostri passaporti: la libertà di movimento. Ma non a tutte e tutti sono concesse le stesse possibilità.

#noncambiamorottanagaFoto:

© Credito: ANP / Ipa-Agency.Net / Fotogramma

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