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Satnam Singh è morto ieri…

Satnam Singh è morto ieri.

Lavorava come bracciante in provincia di Latina. Lunedì, dopo aver perso un braccio durante il lavoro, non era stato soccorso, ma depositato davanti a casa. Lui con il suo braccio a fianco, dentro una cassetta.

Non conoscevamo Satnam Singh, ma immaginiamo bene quale fosse la sua vita e sentiamo di doverci scusare con lui.

Delle scuse che non servono a niente, ma che sentiamo di dover esprimere da parte di tutto questo Paese crudele e indifferente.

Ci scusiamo per averti costretto a vivere da irregolare, senza la possibilità di regolarizzarti una volta che eri già qui e lavoravi.

Ci scusiamo per averti costretto a lavorare in nero, senza alcuna sicurezza e con una retribuzione vergognosa.

Ci scusiamo per non averti garantito dei diritti fondamentali come quello a una casa, alle cure e a una vita dignitosa.

Ci scusiamo per non averti messo nelle condizioni di provare a realizzare i tuoi progetti e i tuoi desideri.

Ci scusiamo per tutte le umiliazioni, le ingiustizie e le discriminazioni che hai subito, funzionali, soltanto, a cercare di non scalfire i nostri privilegi. E avere ancora oggi, domani, e dopodomani, zucchine fresche da mangiare.

#difendiamoiconfininaga

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