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In Lombardia curiamo senza chiedere il permesso.

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il nuovo Piano Socio Sanitario.

“Come Naga monitoriamo sempre con attenzione l’approvazione del Piano e, di solito, non contiene niente in merito all’accesso alle cure per le cittadine e cittadini stranieri, ma questa volta è diverso. L’altra notte, infatti, siamo sobbalzati!” afferma il Direttore Sanitario del Naga Fabrizio Signorelli.

“Non sappiamo esattamente se per dinamiche interne alla maggioranza, per distrazione, per infondati timori di malattie venute da lontano, o per barlumi di lucidità, all’interno del Piano è stato approvato all’unanimità anche l’emendamento presentato dall’opposizione che prevede l’accesso alle cure ambulatoriali presso le Case della Salute anche per le persone straniere senza permesso di soggiorno, realizzando finalmente quanto già disposto dall’articolo 35 del Testo Unico sull’immigrazione. Non sappiamo con quanta consapevolezza, con questo atto la Regione Lombardia afferma quindi che la salute o è pubblica e universale, o non è, e ribadisce che chiunque deve poter accedere alle cure indipendentemente dal suo status giuridico sul territorio: da parte nostra non possiamo che essere soddisfatti di questa presa di posizione.” prosegue Signorelli.

“Come Naga monitoreremo l’effettiva applicazione di questo diritto fondamentale; nell’improbabile eventualità che la Regione volesse rivendicare di aver scelto di difendere i diritti anche dei cosiddetti ‘clandestini’, mettiamo volentieri a loro disposizione un nostro vecchio slogan sempre attuale: in Lombardia curiamo senza chiedere il permesso!”  conclude il Direttore Sanitario.


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