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PRIMA LE DONNE E I BAMBINI, EUROPA PERMETTENDO.

L’accordo, raggiunto ieri tra Albania e Italia, sta già inciampato sull’opposizione delle istituzioni europee che, con una certa dose di opportunismo politico, non si lasciano sviare dall’umanitarismo di facciata che copre lo svuotamento del diritto d’asilo strumentalizzando premure risalenti a un paternalismo, di stampo ottocentesco, nato negli ambienti marinareschi di quell’Inghilterra che stava colonizzando il mondo intero.

Prima le donne e i bambini e, per dare una mano di modernità, tuteliamo anche i fragili, per carità. Fragili che non si sa bene come potrebbero essere individuati a bordo di una nave militare durante una giornata, o poco più, di navigazione.Cinica e feroce propaganda, a nostro avviso. Scandita perfettamente per irrompere nella campagna elettorale per la rielezione del Parlamento europeo del prossimo 10 giugno. Poche settimane dopo la prevista entrata in vigore del patto tra Edi Rama e Giorgia Meloni.

Rimarrà, forse, una chimera irrealizzabile, ma il solo annuncio basta a fare un altro passo avanti verso la disumanizzazione delle persone migranti che, se sono maschi adulti, sono considerati immeritevoli di calpestare il suolo dell’Unione Europea e vengono destinati, nell’immaginario della Presidente del Consiglio, a un grande campo di detenzione in un paese terzo. Paese che, per ulteriore paradosso, pensa di ottenere, anche in questo modo, un canale privilegiato per l’ingresso in quella stessa Unione e diventare ultimo tra i primi.

Foto: © Credito: FABIO CIMAGLIA / Fotogramma

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