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Report sugli ostacoli nell’accesso alla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale in Italia

Report sugli ostacoli nell’accesso alla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale in Italia”, realizzato dall’International Rescue Committee Italia (IRC), Le Carbet, Mutuo Soccorso Milano, NAGA, ASGI e INTERSOS

Il report affronta il tema delle barriere all’accesso alla protezione internazionale grazie alla collaborazione e il contributo di molteplici realtà della società civile operanti in vari territori italiani, e in particolare a Milano, Trieste, Torino, Imperia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Alla città di Milano è dedicata un’attenzione particolare, in virtù delle violazioni dei diritti subite dai richiedenti protezione internazionale in questa città e in considerazione della recente sperimentazione della digitalizzazione dell’accesso alla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale.

Accedere alla procedura d’asilo a Milano è pressoché impossibile”, afferma Riccardo Tromba presidente dell’associazione Naga. “Ogni giorno attraverso le nostre attività di supporto legale a richiedenti asilo verifichiamo i gravi ritardi e gli ostacoli nell’accesso al diritto alla protezione internazionale. Dopo le lunghe code, gli accessi limitati, l’uso di lacrimogeni fuori dalla Questura, stiamo assistendo da ormai un anno a una nuova modalità che prevede la fissazione di un appuntamento per fare domanda d’asilo, che però può essere ottenuto solo rivolgendosi – ancora una volta su appuntamento – a realtà del terzo settore e sindacati. Le lunghe code quindi permangono, ma sono diventate invisibili, prosegue Tromba. “Oltre al fatto che questi ritardi implicano gravi violazioni di un diritto fondamentale, il sistema di prenotazione rappresenta una delega inaccettabile a terzo settore e sindacati, e introduce margini di discrezionalità nel riconoscimento del diritto stesso. Con il report che presentiamo oggi portiamo tutto ciò alla luce, augurandoci che possa essere l’inizio di un cambiamento.” conclude il Presidente del Naga.

Il report intende fornire un resoconto degli ostacoli in cui i richiedenti protezione si imbattono nel tentativo di accedere alla procedura in varie Questure d’Italia, dimostrando le differenze tra i vari territori ma, allo stesso tempo, la sistematicità delle barriere istituzionali oggetto d’esame. L’obiettivo del presente lavoro è fare luce sulle violazioni del diritto di chiedere protezione, nonché identificare possibili buone prassi e raccomandare alle istituzioni approcci alternativi e risolutivi per garantire l’accesso alla procedura di protezione internazionale e il rispetto dei diritti e della dignità dei richiedenti.

Il report è il risultato della collaborazione tra diverse realtà della società civile che hanno contribuito alla raccolta di dati e alla stesura, al monitoraggio delle violazioni dei diritti dei richiedenti protezione internazionale e all’elaborazione di proposte di soluzioni per superare le criticità riscontrate.

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Foto @agenziafotogramma

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