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Tubercolosi al centro di Bari Palese: basta allarmismi!

Apprendiamo con sconcerto la distorsione con
la quale i giornali italiani riportano la notizia secondo la quale i cittadini
stranieri presenti al Centro di Bari Palese risultano positivi al test alla
tubercolina, detto test Mantoux.

Risultare positivi al test anti-tubercolina non significa in nessun
modo essere malati di tubercolosi
, ovvero avere la malattia in atto”
dichiarano i medici del Naga “la positività nella maggior parte di casi
degli esseri umani, cittadini stranieri inclusi, indica semplicemente che è
avvenuto un contatto tra l’agente microbico responsabile della tubercolosi e il
sistema immunitario del soggetto. Il che porta solitamente ad una immunità nei
confronti della malattia. Per sospettare uno stato di malattia attuale è
necessario indagare le modalità quantitative della risposta al test. Oltre a
innumerevoli altri fattori epidemiologici e clinici” proseguono i medici,
“Quindi qualunque tentativo sbrigativo di assimilare la semplice
positività del test con uno stato di malattia attuale ed eventualmente
contagiante, appare ingiustificato e irresponsabile”, concludono i medici
del Naga.

Semplificazioni di questo tipo rientrano ancora una volta nelle operazioni
di allarmismo
che configurano lo straniero a volte come criminale
predestinato dalla sua provenienza “etnica”, a volte come pericoloso
untore. Il Naga si augura che i giornalisti ai quali viene affidata l’alta e
gravosa responsabilità di informare l’opinione pubblica, prima di diffondere
una notizia potenzialmente discriminatoria, approfondiscano con attenzione le
fonti mediche e consultino le statistiche epidemiologiche largamente
disponibili al fine di evitare la creazione e la diffusione di un clima di
ingiustificato allarmismo e, conseguentemente, d’intolleranza.

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