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I dati – Dicembre 2019

Dati senza (s)campo

A seguito della pubblicazione del Report Senza (s)campo –  Lo smantellamento del sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati. Un’indagine qualitativa, a cura del Naga, presentato lo scorso 11 dicembre, proponiamo qui in sintesi alcuni dati che possono aiutarci a mettere a fuoco gli elementi cruciali dell’evoluzione e del peggioramento del sistema di accoglienza a Milano e provincia.

Cas – Tipo di struttura e numero persone accolte

I cittadini stranieri richiedenti asilo accolti nelle strutture di accoglienza di Milano e provincia al 31/7/19 sono 2.586, inseriti in appartamenti, hotel, strutture di accoglienza di 22 enti gestori [1].

Status giuridico delle persone accolte nei CAS di Milano e provincia

Questo lo status giuridico delle persone accolte nei CAS di Milano e provincia al 31/5/19

PRESENZE ALLA DATA DI RILEVAZIONE 31/05/2019 Totale 3.121
Richiedenti asilo in attesa della definizione della domanda 703
Richiedenti asilo ricorrenti avverso la decisione di rigetto della domanda 729
Titolari di protezione internazionale 106
Titolari permesso umanitario ricorrenti 8
Titolari permesso umanitario non ricorrenti 65
Titolari permesso umanitario in attesa di permesso di soggiorno elettronico 85
Altri (rigetti, minori non accompagnati) 1.425

Fonte: Naga – a seguito di istanza di accesso civico generalizzato presentata dal Naga alla Prefettura di Milano in data 30 settembre 2019.

Persone uscite dai CAS dal 1/01/2018 al 31/08/2019 e motivazioni

MOTIVO DELL’USCITA NUMERO
Decreto di espulsione 30
Fine accoglienza per trattamento sanitario 13
Inserimento comunità minori 42
Relocation 26
Rimpatrio volontario 18
Trasferimento SPRAR/SIPROIMI 843
Totale complessivo 972

Le revoche delle misure di accoglienza

La revoca dell’accoglienza ai richiedenti asilo è disciplinata in Italia dal decreto legislativo 142 del 2015 che, all’articolo 23, ne elenca le diverse motivazioni.
Una recente indagine nazionale (dicembre 2019) di Duccio Facchini su Altreconomia “I 100mila esclusi dall’accoglienza dalle prefetture italiane”, ci mostra che 60 prefetture (su 106 prefetture totali presenti in Italia) nel biennio 2016-2017 hanno adottato 41.761 provvedimenti di revoca di accoglienza e nel successivo periodo gennaio 2018 – settembre 2019 le revoche emesse da 49 prefetture sono state 21.092. 
Cosa è successo a Milano? A seguito di due istanze di accesso civico generalizzato presentate dal Naga la Prefettura di Milano ci ha comunicato che nel periodo gennaio 2018 – agosto 2019 le revoche dell’accoglienza sono state 534. Qui di seguito i dati suddivisi per tipo di revoca di cui all’art, 23 decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142:

REVOCHE ART. 23, D.LGS 142/2015 n.
Comma 1, lettera a) → mancata presentazione presso la struttura individuata ovvero abbandono del centro di accoglienza da parte del richiedente, senza preventiva motivata comunicazione alla Prefettura – ufficio territoriale del Governo competente 465
Comma 1, lettera b) → mancata presentazione del richiedente all’audizione davanti all’organo di esame della domanda 3
Comma 1, lettera c) → presentazione di una domanda reiterata ai sensi dell’articolo 29 del decreto legislativo 28 gennaio 2008, n. 25, e successive modificazioni 2
Comma 1, lettera d) → accertamento della disponibilità da parte del richiedente di mezzi economici sufficienti 2
Comma 1, lettera e) → violazione grave o ripetuta delle regole delle strutture in cui è accolto da parte del richiedente asilo, compreso il danneggiamento doloso di beni mobili o immobili, ovvero comportamenti gravemente violenti 42
Comma 7 → Quando la sussistenza dei presupposti per la valutazione di pericolosità del richiedente (ai sensi dell’articolo 6, comma 2), emerge successivamente all’invio nelle strutture, il prefetto dispone la revoca delle misure di accoglienza 20
Totale 534

Vogliamo qui segnalare quanto abbiamo scritto nel report e cioè ben 465 revoche sono motivate dal non essersi la persona presentata alla struttura o dall’averla abbandonata, dove però, a nostro avviso,“abbandonare” un CAS non significa assentarsi per una notte, ma “lasciare definitivamente e per sempre”(Definizione del Vocabolario Treccani).

I Dinieghi

Il rigetto della richiesta di asilo si configura come diniego, con conseguente perdita del diritto all’accoglienza, a meno che la persona non faccia ricorso.

Confrontando i dati nazionali relativi alle decisioni di diniego prese nei due diversi periodi 1 giugno 2017 – 31 maggio 2018 e 1 giugno 2018 – 31 maggio 2019 emerge un aumento dei dinieghi che passa dal 48% al 68% del totale delle domande prese in esame dalle Commissioni Territoriali [2].

  Giugno 2017 – Maggio 2018 Giugno 2018 – Maggio 2019
DECISIONE NUMERO % NUMERO %
Status di rifugiato 6.623 8% 8.894 9%
Status di protezione sussidiaria 6.360 7% 5.271 9%
Protezione umanitaria 25.669 30% 9.350 10%
Rigetto della domanda di protezione internazionale 41.364 48% 64.454 68%
Irreperibili e altro esito 6.202 7% 7.427 8%
Totale decisioni 86.218 100% 95.936 100%

Un ulteriore dato che conferma l’aumento dei dinieghi lo possiamo desumere dall’aumento dei casi di ricorso seguiti dagli avvocati del Naga: nel periodo da ottobre 2017 a settembre 2018 sono stati 108 e nel periodo da ottobre 2018 a settembre 2019 sono stati 231, più del doppio.

I rimpatri e i Centri di permanenza per i rimpatri (CPR)

Riprendendo i dati della stampa riportati nell’utimo Report del Naga, durante i primi 9 mesi del 2019, sono state circa 1.000 le espulsioni di cittadini “extracomunitari indesiderati”, accompagnati alla frontiera, a cui si aggiungono 244 cittadini “trattenuti” in un Centro di permanenza per i rimpatri – CPR in attesa di essere espulsi. Gli ordini di espulsione emessi dalla questura di Milano dall’inizio del 2019 sono stati 2.800.
Inoltre i dati forniti dal Ministero dell’Interno dicono che dal primo agosto 2017 al 31 luglio
2018 i rimpatri sono stati 6.909 e dall’1 agosto 2018 al 31 luglio 2019 sono stati 6.862, con una variazione percentuale negativa del 0,7%. Confrontando gli stessi periodi temporali sono inoltre diminuti anche i rimpatri volontari, da 1201 a 555 [3].
Quali sono i CPR presenti in Italia? I dati messi a disposizione dal Parlamento e dal Ministero dell’Interno indicano come operativi 7 CPR in 5 diverse regioni per un totale di 1.035 posti di cui  715 effettivamente disponibili. A oggi i CPR operativi sono collocati a Torino, Roma, Bari, Brindisi, Palazzo San Gervasio, Potenza, Caltanissetta e Trapani. I CPR in ristrutturazione o di nuova costruizione che metteranno a disposizione altri 644 posti sono collocati nelle città di Macomer, Gradisca d’Isonzo, Milano, Modena, Oppido Mamertina.


[1] Fonte: Naga – a seguito di istanza di accesso civico generalizzato presentata dal Naga alla Prefettura di Milano in data 30/07/2019.

[2] Ministero dell interno, Il Presidente della Commissione nazionale per il diritto di asilo, IL SISTEMA NAZIONALE PER IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO DI ASILO, Giugno 2019, disponibile a questo link: https://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg18/attachments/upload_file_doc_acquisiti/pdfs/000/001/792/APPUNTO_audizione_prefetto_11_GIUGNO_2019.pdf. Si veda anche Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – I numeri dell’asilo – Riepilogo anno 2018, disponibile a questo link: http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/riepilogo_anno_2018.pdf

[3] Ferragosto 2019: Dossier Viminale – I dati sull’attività del ministero dal 1° agosto 2018 al 31 luglio 2019, disponibile a questo link: https://www.interno.gov.it/sites/default/files/dossier_viminale_15_agosto_2019.pdf, slide 33.

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