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I dati – Ottobre 2020

Mission impossible: far luce sulla sanatoria

A cura dello Sportello immigrazione del Naga


Da giugno a metà agosto, 500 persone alla ricerca di chiarimenti.


In questo tempo di quarantena che ci ha costretto ad allontanarci gli uni dagli altri anche lo Sportello Immigrazione ha dovuto fare, per forza maggiore, uno stop. Era impossibile poter continuare  l’attività come prima ma, per fortuna, l’associazione ha trovato una soluzione. Non potendo fare i colloqui “vis a vis”, li abbiamo organizzati da “remoto”: una linea telefonica dedicata dal lunedì al venerdì con un orario preciso. Così, giorno dopo giorno l’attività  è proseguita. In quelle ore, le persone straniere ci hanno travolti di domande soprattutto sulla sanatoria (pochi, invece, i datori di lavoro). Dietro alle loro domande si intuiva la speranza di poter finalmente regolarizzarsi e il timore di non riuscirci entro la scadenza fissata. Una sanatoria  non facile da capire né per loro né per noi operatori perché tanti aspetti non erano chiari. Fino all’ultimo ci ha costretto, insieme ad altre associazioni, a discutere per capire e evidenziarne le lacune. Le difficoltà di questo nuovo modo di procedere non sono mancate: a volte la linea era disturbata, a volte le domande erano difficili da comprendere, a volte sarebbe stato necessario poter vedere la documentazione e poi… tante telefonate perse. Saltuariamente, è stato possibile svolgere l’attività in sede e allora i casi più complicati che avevano necessità di un approfondimento per dare la risposta più corretta venivano inoltrati a chi era presente. Un’altra decisione è stata quella di far circolare tra di noi le richieste avute con la soluzione proposta, continuando così il nostro aggiornamento sui vari temi. Abbiamo anche cercato di tenerci in contatto programmando delle riunioni via zoom. È stato piacevole rivedersi! Se da una parte siamo contenti di non aver abbandonato tante persone – circa 500 – dall’altra ci è mancata proprio la vicinanza con loro: guardarsi, ascoltare, chiacchierare, condividere. Siamo impazienti di ricominciare di presenza, non importa se con mascherine e obblighi vari. Finalmente i nostri occhi si guarderanno come degli amici ritrovati.

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