N.24 / DICEMBRE 2022

Quello che non si vuole vedere in città
Per le carceri italiane il bilancio del 2022 è tragico, mai tanti suicidi come nei primi nove mesi dell’anno: 67 persone si sono tolte la vita. A morire sono per lo più giovani dietro le sbarre per reati minori o in condizioni di fragilità psicofisica. Cittadini stranieri in gran numero. Persone, il cui percorso migratorio è fallito. Persone che fanno fatica a misurarsi con il loro fallimento. La struttura carceraria, il “Sistema”, nulla ha a che vedere con quello che la nostra Costituzione vorrebbe che sia…
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La dignità calpestata
Uno spazio dimenticato, contraddistinto solo da un numero, il codice di avviamento postale della zona in cui si trova. Alcuni murales sui muri di un modesto edificio a un piano. Forse un tempo, ci siamo immaginati, occupato da degli uffici. Un gruppo di cittadini decide di occuparlo alcuni anni fa, mettendo al riparo famiglie straniere e italiane in cerca di un alloggio. Non importa se regolari o meno, se hanno i documenti. Hanno bisogno di riparo dove vivere. Persone di mezza età, sfiancate dalle avversità delle vita…
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Un “non luogo” pieno di vita

Rei folli
“Quando uscirò di qui andrò di filato al parco Sempione e mi rannicchierò sotto un albero”. P. si abbraccia trasognato, mentre ci aiuta a chiamare i detenuti “del NAGA”. Talvolta parla con sottile ironia dei suoi episodi maniacali. P. è affetto da disturbo bipolare e sa che quando questi episodi diventano parossistici, può diventare pericoloso…
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Il carcere visto da dentro
Intervista a Paola Guerzoni,
psicologa del carcere di San Vittore di Milano
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Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Emilia Bitossi, Maria Cuomo, Davide Fracasso, Fanny Gerli, Michela Maconi, Marta Pepe, il gruppo Carcere del Naga, il coordinamento legale e la segreteria del Naga
Foto: Leticia e Marco, Ri-scatti Onlus, in mostra “Per me si va tra la gente perduta. Il carcere fotografato dai detenuti e dalla polizia penitenziaria”